Considerata una edizione spartiacque, gli Oscar 2021 fanno il punto sul futuro del Cinema. Si inizia dai Film, che il grande pubblico non ha ancora visto, (se non in Streaming) in nome della sicurezza e del "Glam Mask".
La prima buona notizia è che anche quest'anno, come già anticipato da calendario, ci sarà la consueta celebrazione della notte degli OSCAR. La 93esima edizione si svolgerà a Los Angeles il prossimo 25 Aprile e sarà naturalmente la prima cerimonia Covid Free.
Infatti con un ritardo di circa due mesi dalla consueta cerimonia annuale che si svolge a Febbraio, le diverse misure adottate per l'ammissibilità e sicurezza dell'intero evento, confermano che oramai non torneremo più indietro e che anche nella notte più glamour dell'anno, si attuano le nuove modalità di comportamento, in nome del motto generale di "stay safe and Healthy". A tal proposito, l'Academy of motion Picture Arts and Sciences ha predisposto l'invio di una lettera a tutti i candidati ed ospiti affinché venga seguito perfettamente l'iter preparatorio, sia della quarantena che di "due" test molecolari, che gli ospiti dovranno effettuare poco prima della Big Night.
Oltre a garantire la massima sicurezza nel rispetto delle norme anti Covid, l'Academy intende testare il futuro del Cinema con il crescente consenso delle piattaforme streaming, le quali risultano essere le vincitrici proclamate di questa edizione "Covid free". Se lo scopo del Cinema è quello di raccontare storie e di far sognare, la questione da porre è in relazione alla sopravvivenza delle sale cinematografiche e del loro significato sociale oltre che esperienziale. il Mini Cinema che entra direttamente nel salotto di casa, resta quindi il timore più grande sulla fine del cosiddetto "Grande schermo", ricordo di un Cinema che fu.
In conseguenza ai cambiamenti organizzativi di quest'anno, vanno sottolineate la presenza di due interessanti novità rispetto alle ultime precedenti edizioni, in particolare:
la scelta delle location, che oltre al tradizionale Dolby Theater, verrà utilizzata anche la famosa costruzione ferroviaria dell'Union Station, perfetto esempio stilistico ed architettonico della fine degli anni 30, che unisce diversi stili, come: l'art deco, mission revival e lo streamline moderno, ed in cui verranno filmate delle scene tra il 25 e 26 (per chi si trovasse in zona in quei giorni, ecco la mappa ufficiale).
Steven Soderbergh, il famoso regista del profetico film "Contagion" del 2011, (e già in lavorazione per un sequel a sfondo filosofico) è anche il responsabile degli Oscar 2021. In un intervista con Vanity Fair del 1 Aprile, Soderbergh spiega la sua idea di portare il grande Cinema nello show televisivo più glamour al mondo, dove gli spettatori "Si sentiranno come in un film, nel senso che, alla fine, speriamo che vi sembrerà di aver visto un film". E continua dicendo che: "Ognuno sarà un personaggio: ogni candidato, ogni persona che darà un premio, si sentirà come i personaggi di un film. E alla fine, saprai chi erano tutti e cosa volevano. Avrai una connessione con tutti in questo spettacolo. Quello che vogliamo fare è avere questo film di tre ore in cui vengono assegnati alcuni premi".
Una sfida importante, dunque, ma anche doverosa, per ridare fiducia al futuro del Cinema.
8 Outsiders per una statuetta
"Niente è meglio del confronto". The Mank
Ma la vera sorpresa degli Oscar 2021, riguarda i film nominati quest'anno. E' chiaramente l'edizione degli Outsiders e di altri più Outsiders dei primi; tutti con storie estreme, nude e crude che raccontano un mondo difficile ma allo stesso tempo autentico. Persino in The Mank, (il film più hollywodiano dei nominati) che gioca sui toni di un vecchio thriller in bianco e nero, vi è tutta la schiettezza e sregolatezza del suo protagonista, che non conosce le mezze misure se non quella di raccontare la sua verità per lasciarla ai postumi che vorranno capire. Sembrano passati secoli dal multi premiato La La Land, manifesto del Cinema e del sogno americano, per approdare a film cupi come Promising young woman, in cui sembra prevalere solo il lato oscuro dell'essere umano, o con Nomadland in cui il territorio e un furgone diventano la nuova casa della protagonista, che scopre il senso della vita insieme ai nomadi come lei.
Ma ecco in breve qualche altro dettaglio sui fantastici 8 in lizza per gli Oscar 2021:
ManK: super favorito con 10 Nomination, tra cui miglior attore per Gary Oldman, è la storia di uno sceneggiatore assai talentoso quanto problematico e soprattutto vero autore del capolavoro cinematografico di "Quarto potere";
The trial of Chicago 7: o meglio un gruppo di attivisti contro il Vietnam che vengono accusati di cospirazione per gli scontri avvenuti durante il '68;
The Father: da una famosa piece teatrale, arriva la vicenda di un anziano malato di Alzheimer magistralmente interpretato da Anthony Hopkins, il quale non vuole essere accudito, arrivando a dubitare di tutti ed addirittura di se stesso;
Nomadland: una donna che dopo la morte del marito decide di attraversare gli Stati Uniti in un viaggio "on the road", per ritrovare il senso della vita;
Promising Young Woman: (dedicato a tutte le donne e si consiglia la visione anche agli uomini), è la storia di una donna con una vita apparentemente normale, ma che nasconde una missione segreta di vendetta o di "revenge" contro tutti gli uomini, in quanto paladina in difesa dagli abusi delle donne e forse anch'essa in cerca di redenzione;
Judas and the Black Messiah: la vera storia del leader dei Black Panther, del suo omicidio nel '69, del suo traditore ed infiltrato FBI e del processo che poi ne seguì;
Minari: un film piccolo ma potente che racconta la storia di un bambino coreano che si trasferisce con la sua famiglia in Arkansas per il lavoro del padre, il quale vuole seminare i Minari per venderli agli americani. L'arrivo della nonna mai conosciuta, e del suo stile di vita influenzerà il bambino e non solo;
Sound of metal: è la sorpresa degli Oscar che insieme a Minari, si ritrova meritevolmente tra i grandi. Tratta la storia di un batterista metal il quale perde l'udito e scopre nel silenzio una nuova dimensione, tra gli alti e bassi della sua tormentata vita.
Appare evidente che, nella scelta operata dall'Academy di stravolgere le regole per inserire nuovi standard di inclusione e di diversità (a partire ufficialmente dal 2024), l'ottica di "non escludere nessuno" si ritrova nelle candidature di questa edizione; pertanto sembrano convivere pacificamente film indipendenti, distribuiti dalle piattaforme streaming e con attori semi sconosciuti al grande pubblico, insieme a cineasti del Cinema americano e veterani della recitazione.
In un mondo già difficile prima del Covid, la varietà dei temi affrontati e l'indiscusso livello di qualità presentate dalle pellicole, evidenzia inoltre un ulteriore elemento di riflessione, e cioè:
Vi è una certa tendenza (siglato da un pacato velo di orgoglio) nel voler risultare dichiaratamente "Politically Correct", nei confronti di tutte le minoranze e diversità possibili. Ma va altresì sottolineato, che per la prima volta si raggruppano sapientemente tutti "Outsiders in cerca di statuetta", che si esprimono con totale esasperazione, emarginazione e volontà cieca nel riscoprire se stessi, e che riguarda anche il senso di rivalsa, di redenzione e di verità assoluta.
Tra le tante categorie nominate, gli Italiani si presentano nella sezione Trucco e Costumi, per il suggestivo Film di Pinocchio, mentre Laura Pausini per la sua candidatura di Miglior canzone Originale, con "Io si".
Ad entrambi va ovviamente il totale supporto di OutsiderPost, per un meritato riconoscimento internazionale, che è la prova tangibile dell'eccellenza artistica italiana nel mondo.
I favoriti di OutsiderPost
“C’è una crepa in tutto. È così che entra la luce.”
Leonard Cohen - Nomadland -
Quando si presenta una qualsiasi lista dei preferiti, al di là che sia un film, un libro o una canzone, ci sarà sempre qualcuno che vorrà influenzare la vostra scelta, dicendo magari: "è meglio l'altro" oppure "non è un granché come dicono", magari senza aver visto il film, ma soltanto per buttare giù un giudizio a priori.
Detto ciò, OutsiderPOST propone i suoi Top5 o favoriti, nella speranza che possano davvero trionfare nella notte del 25 Aprile; e se così non fosse, ne consigliamo comunque la visione in streaming (ma si spera presto nelle sale).
Ecco allora la nostra scelta e previsione per gli Oscar 2021:
Miglior Film: Nomadland (Searchlight Pictures)
Perché: è un film straordinariamente grande anche se è così nudo di qualsiasi effetto visivo, che ti scava dentro e non ha quindi bisogno ne di fronzoli o finti sorrisi per arrivare a toccare l'animo umano ed il senso della vita. La natura ed il viaggio diventano i migliori compagni della protagonista, che scopre la sua verità, la sua comunità e quindi la sua direzione, coinvolgendo nel contempo gli spettatori al raggiungimento di tale meta.
Miglior Regia: Chloé Zhao, (Nomadland)
Perché: si potrebbe considerare come una vera Outsider agli Oscar, in quanto donna e pure asiatica, ma non vale visto la sua bravura ed esperienza, già molto apprezzata nel cinema indipendente americano. Ispirata dal libro di Jessica Bruder ed attratta dalla strada americana, che considera "incredibilmente bella e profondamente complicata", Chloè Zao riesce a far rivivere nei bellissimi fotogrammi un America intimamente fragile quanto amabile ed autentica, e rivelando un delicato accenno di western moderno ispirato alla nuova gentilezza degli umili e sconfitti che ci piace davvero. Brava!
Miglior Attore protagonista: Gary Oldman (The Mank)
Perchè: ogni volta che si guarda recitare Gary Oldman, ci si dimentica subito di lui e si entra nella vita di Winston Churcill, così come per il famoso sceneggiatore, detto Mank. Ogni suo primo piano, è il risultato di un meticoloso lavoro di straordinaria interpretazione ed autenticità, che davvero pochi altri attori sono capaci di raggiungere. Gary Oldman ti prende dal primo fotogramma fino all'ultimo. Da vedere.
Migliore Attrice protagonista: Frances McDormand
(Nomadland)
Perché: Difficile non tifare per lei visto la straordinaria bravura e spontaneità che ci regala in questo "miracolo di film". E perché il terzo Oscar la confermerebbe, come molti esperti già dicono da tempo, come la più brava, visto il rischio preso fino ad oggi in ruoli sempre scomodi e complessi. Poi la sua scelta di non "sentirsi affatto una star", è un mood che adoriamo. Unico neo: l'avversaria Carey Williams che dimostra talento da vendere con tanto di unghie affilate, (letteralmente) con un ruolo da paladina delle donne che senza mezzi termini si fa giustizia contro gli uomini ottusi. Vedremo chi vincerà...
Miglior Attore non Protagonista: Sacha Baron Cohen
(Il processo ai Chicago 7)
Perché: vederlo in un film drammatico fa sicuramente un certo effetto, ripensando a ruoli come Borat (per esempio), ma fa ancora più effetto vedere quella intensità interpretativa, che non ti aspetti ed una carriera nel cinema, che è per lui ancora tutta da riscrivere.
Un lavoratore instancabile che davvero meriterebbe l'Oscar, visto la sua palese dedizione e passione per il Cinema.
Miglior Attrice Non protagonista: Maria Bakalova (Borat2)
Perché: vincere un Oscar con una commedia, sarebbe la vera sorpresa di questa edizione e quindi una doppia vittoria. E poi non parliamo di Maria Bakalova, che è una vera Outsider alla serata degli Oscar, ma che non sfigura visto la sua esilarante e strepitosa interpretazione, in un film che secondo OutsiderPost merita a priori almeno un Oscar, sia per il coraggio che per quel geniaccio di Borat.
And the Winner are... le Piattaforme streaming
Nell'ultimo anno, a causa del covid, le visioni di film e serie TV in streaming sono aumentate inverosimilmente, superando di gran lunga il grande schermo (visto la chiusura delle sale cinematografiche). In questo switch dal grande schermo a quello piccolo e conseguente cambiamento nelle abitudini degli spettatori, ci sono le piattaforme di Netflix, Amazon ed altri, i quali come i principali fruitori sono pertanto i veri protagonisti (se non i vincitori annunciati) di questa edizione Oscar 2021. Ed infatti, con molta probabilità, viste le nomination che essi posseggono, ne usciranno come tali.
Vediamo nel dettaglio:
Netflix: 35 candidature, tra cui 10 nomination solo per The Mank e The Trial of Chicago 7;
Amazon studios: 12 candidature, tra cui "Sound of metal" e "Borat Subsequent Moviefilm";
Disney: 2 una candidatura per il film d'animazione di "Soul" e "Onward";
Apple Tv: 2 candidature con "Wolfwalkers" e "Greyhound".
Ma in mezzo alle novità obbligate del "Covid free", delle mascherine e della massiccia presenza dei giganti dello streaming (che saliranno sul podio?), una delle poche cose che forse resteranno immutate sarà la valanga di Glamour, che star di Hollywood proporranno per ispirare ed emozionare più che mai, i milioni di spettatori che guardano lo Show dei Show.
E non mancheranno poi i grandi nomi come Harrison Ford, Brad Pitt e tanti altri ancora, per regalarci quella magia quasi dimenticata e mai così desiderata dopo un anno così disastroso, sia per il Cinema che per il mondo. E come ribadisce Steven Soderbergh, regista ed organizzatore dell'evento: "questa è un occasione unica per trasformare gli Oscar e allo stesso tempo da inguaribili romantici, speriamo che sia anche una lettera d'amore a chi fa cinema".
Noi concludiamo con una ulteriore dedica anche "a coloro che il Cinema lo guardano per continuare a sperare e sognare un mondo migliore". E allora VIVA il CINEMA!
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