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STELLA MORIS: LA SUA EPICA BATTAGLIA D'AMORE, DI GIUSTIZIA E LIBERTA' PER SALVARE ASSANGE.

La straordinaria storia d'amore con il suo amato Julian, sembra quella dei romanzi classici, in cui spesso il lieto fine tarda ad arrivare. Donna volitiva e rinomata professionista, Stella decide ad un certo punto della sua vita di mettersi in gioco e diventare finalmente padrona del suo destino. Per salvare Assange. In nome di quella stessa Libertà e giustizia, che riguarda anche tutti noi, oggi.

Donna che cammina sola sul pontile

Stella Moris o Morris, conosciuta inizialmente dai media come l'avvocato di difesa nel team di Julian Assange, fondatore di Wikileaks, (incriminato per aver svelato informazioni e crimini di guerra Top Secret) diventa presto celebre per essere la compagna dello stesso Julian Assange, da cui ha poi avuto due figli e che a breve potrebbe addirittura sposarlo nella stessa prigione di Belmarsch nel Regno Unito, in cui è recluso da due anni.


A seguito di tale reclusione, lo scultore Italiano Davide Dormino, ha pensato bene di ricreare un opera a grandezza naturale ed itinerante in bronzo, con la raffigurazione di tre statue (tra cui quella di Julian Assange) in piedi su tre sedie, e con una quarta sedia vuota, a cui lo spettatore è invitato ad usarla, come sottolinea l'artista: "per alzarsi in piedi e parlare, mentre gli altri restano seduti."

Tra i personaggi controversi e rivoluzionari, si trovano appunto Julian Assange, ma anche Edward Snowden, e Chelsea Manning. Ed è' la stessa Stella a commuoversi vedendo da vicino la statua "tridimensionale" del suo Julian durante la Convention di due giorni a Ginevra di questa estate, in cui si sono susseguiti vari interventi e dibattiti proprio sulla delicata questione della libertà di informazione.

Stella, donna innamorata, e nel contempo donna caparbia che non si arrende al primo ostacolo e continua a lottare per la sua battaglia d'amore, in nome della libertà e giustizia dimenticata, è altresì la nuova donna del terzo millennio a cui dedichiamo questo approfondimento, e con una riflessione in merito:

  • "Se è la causa ad inseguire l'amore o viceversa?".

Ma capiamo meglio la storia di questa moderna combattente, il cui nome è Stella Moris.


Chi è Stella Moris?

“Il capolavoro dell'ingiustizia è di sembrare giusto senza esserlo.”
Platone

Svedese ma di origine sudafricana, Stella Moris il cui nome ufficiale è in realtà Sara Gonzalez Devant, si è Laureata in giurisprudenza e politica presso la prestigiosa School of Oriental and African Studies di Londra ed ha poi conseguito un Master in Oxford in diritto dei rifugiati e un master a Madrid in diritto internazionale pubblico. Divenendo in breve tempo un affermato e rispettato avvocato, Stella viene presto reclutata a far parte del team team legale del celebre magistrato spagnolo Baltasar Garzón in difesa internazionale di Julian Assange già residente al tempo nell’ambasciata Ecuadoriana.

La conoscenza di varie lingue, tra cui lo spagnolo e la determinazione e preparazione di Stella, divengono di li a poco gli elementi chiave per la complessa difesa a favore dell'imputato.

Ma il primo incontro di Stella con Assange, avviene già nel 2011, nel famoso Frontline Club di Londra, luogo di incontro per giornalisti, fotografi, intellettuali internazionali, e di tutti coloro che seguono il credo del suddetto circolo:

"Sosteniamo il giornalismo indipendente e la libertà di parola, ci mobilitiamo per la protezione della libertà di stampa e lottiamo per la sicurezza dei freelance che svolgono il loro importante lavoro in tutto il mondo."
Frontline Club - London -

Quando Assange viene accusato nel 2010 per violenza sessuale, Stella Moris diventa così il suo avvocato nella difesa del caso. Le indagini partite dalle testimonianze delle due donne accusatrici (e cioè Miss A e Miss W) riguardo i fatti di stupro e molestie sessuali subite dall'ideatore di Wikileaks, si interrompono comunque nel 2019, "per le prove notevolmente indebolite a causa del lungo periodo di tempo trascorso dagli eventi in questione", come riporta il vicedirettore della pubblica accusa Eva-Marie Persson della questura svedese.


Ma se un lungo capitolo dei problemi legali di Julian Assange in Svezia sembra risultare finito, come sottolinea Caroline Hawley, corrispondente diplomatico della BBC, un altro negli Stati Uniti, è invece appena iniziato. Infatti, il forte timore di estradizione negli Stati Uniti, ad oggi, è solo l'ultima fase di una lunga e difficile battaglia portata avanti negli ultimi anni dalla stessa Stella Moris, la quale al momento sta preparando una difesa all'interno della prigione inglese di Belmarsch contro i ben 18 capi d'accusa penali impugnati dagli USA, in cui è recluso un "uomo visibilmente molto stanco, invecchiato, malato e sempre meno cosciente."

Ma si potrebbe aggiungere che una buona stella veglia sempre accanto a lui. Ed è proprio su quella donna che intendiamo soffermarci un momento, per capire i sentimenti e la missione di "libertà", non solo rispetto al caso Assange, ma anche nella lotta per la libertà di "una stampa libera e di opinione" a livello globale, oggi messa in serio pericolo.



Donna coraggio e donna innamorata

"Julian è diverso da chiunque abbia mai incontrato".
Stella Moris

Nell'intervista rilasciata al giornale britannico "The Guardian" lo scorso ottobre, per la prima volta Stella Moris decide di aprire il suo cuore, raccontando l'intensa storia d'amore con il suo Julian, conosciuto quando lui si trovava all'interno dell'ambasciata dell'Ecuador. Oltre ad essere senza dubbio l'uomo della sua vita, Julian è innanzitutto per Stella, il suo migliore amico, e non da molto tempo, anche il padre dei suoi due bellissimi figli, Max e Gabriel. (rispettivamente 2 e 4 anni)


Senza porre alcun freno nella conversazione iniziata spontaneamente, il giornalista Simon Hattenstone va subito dritto alla domanda sulla loro relazione iniziata tra le telecamere di sorveglianza all'interno dell'ambasciata, chiedendo appunto:"Quanto è stato difficile condurre una relazione nell'ambasciata?"

Stella ride acutamente ma è comunque felice, ("come un bollitore che fischia", il commento di Hattenstone), nel raccontare i primi tempi dell'intimità crescente tra lei e Julian, tenuta segreta al mondo intero per ben sei anni e da cui sono nati due figli.

Come in un film di spionaggio, il racconto include i molti stratagemmi e sotterfugi per riuscire a vivere il più liberamente possibile la loro storia d'amore, ma sempre sotto le onnipresenti telecamere. L'idea di montare una tenda per la privacy e l'evasione o di "comunicare solo "su carta" i sentimenti e le notizie importanti della gravidanza di Stella, sono infatti alcuni degli esempi "coraggiosi" di una donna che ormai è divenuta più un'attivista che un avvocato e che è totalmente innamorata del suo uomo.

E' un amore denso di coraggio, lealtà e di tenacia quello che emerge dal colloquio con Hattenstone nel "The Guardian", che andrebbe maggiormente compreso e rispettato, invece di essere spesso ridicolizzato, come accade in questi casi, in cui la personalità di Julian Assange è percepita solo in considerazione del mero e puro egocentrismo descrittivo, in bilico tra la Rock Star ed il ladro di informazioni, ben lontano invece da quel giornalismo anti-convenzionale cui egli per molto tempo ha ben rappresentato, senza dimenticare la stretta e proficua collaborazione con alcuni tra i maggiori giornali, quali:

  • The Guardian, The New York Times, Der Spiegel, El Pais e Le Monde.

Infine, è da rimarcare un ulteriore indicazione di tutta l'intervista che riguarda lo stesso Julian Assange, cioè:

  • del delineamento di un Julian diverso e altamente premuroso e responsabile nei confronti dei suoi due figli e che la stessa Stella ama rimarcare il dato quando dice: "di sapere che sarà un buon padre per loro un buon padre e che egli è già un buon padre."


La missione di Stella

"L'obiettivo è la giustizia, il metodo è la trasparenza. È importante non confondere l'obiettivo con il metodo."
Julian Assange

Nell'immagine apparentemente fragile di chi, come Stella, si racconta al "The Guardian" tra sussurri e pause molto lunghe prima di rispondere alle domande riguardanti la sua vita privata, si percepisce invece la piena determinazione ed incisività del suo carattere, comunicando un linguaggio cristallino e di fiduciosa certezza nella giustezza della sua causa.

Pertanto, oltre alla donna desiderosa di riunire presto la sua famiglia in tutti i modi possibili, vi è una vera combattente, che lotta incessantemente sia per la libertà del suo Julian che per quella libertà di stampa ed opinione, che risulta essere oggi in serio pericolo per tutta l'umanità.

Nella conferenza di tre giorni avvenuta sul lago di Ginevra questa estate e trasmessa poi nel programma di servizio pubblico "Presa diretta" lo scorso 30 Agosto, si denota una Stella Moris molto emozionata e nel contempo decisa a sottolineare l'importanza della giustizia e del ruolo che la prigione rappresentano, usando parole davvero forti in merito:

"Julian non vede i suoi figli da Ottobre. Da quando la prigione è stata chiusa per il Covid. Io non dico ai bambini che il loro padre si trova in prigione, perché quando gli insegnerò cosa è una prigione, dirò loro che è un posto dove finiscono i criminali; persone cattive che fanno cose cattive, non di uomini buoni che hanno fatto cose buone....
...E' in una cella di move metri quadrati ed è li da due anni e mezzo ed ora siamo arrivati al punto che ci sono solo due strade. O Julian riacquista la libertà o muore. E se muore, non è perché si è suicidato, ma perché lo hanno ucciso."

La missione di Stella è pertanto chiara: salvare il suo Julian dalla sentenza di estradizione negli Stati Uniti, che intendiamoci, va ben oltre la condizione di salvare un singolo uomo.

Si tratta infatti di una visione più ampia o se si vuole, di un'epica battaglia mai affrontata prima, in cui è fondamentale NON creare alcun precedente giurisdizionale e soprattutto nessun conseguente deterrente per i successivi: lo scopo ultimo è infatti quello di mantenere viva la libertà di stampa di informare, per la difesa dell'opinione pubblica e dei cittadini liberi di sapere in una società sempre democraticamente moderna.

D'altro canto, gli USA nell'utilizzo della legge del 1917, detta Espionage act, hanno incriminato Assange, con il principale proposito di credere che tali informazioni possano aver creato danni agli stessi Stati Uniti o che abbiano portato vantaggi a qualsiasi altra nazione straniera. L'acquisizione delle informazioni segrete sensibili relative alle guerre in Afghanistan e in Iraq e la loro successiva pubblicazione su Wikileaks in collaborazione ai maggiori giornali internazionali, sono il culmine d'accusa da parte dagli Stati uniti.


Per una maggiore comprensione di quello che sta succedendo, suggeriamo la lettura di un libro straordinariamente coraggioso e rappresentativo sulla vicenda Assange, che ha come titolo "Il potere segreto"e scritto dall'esperta in materia, Stefania Maurizi.

Tale testo, oltre che rappresentare un eccellente lavoro di giornalismo investigativo decennale sul tema, possiede almeno tre elementi di discussione davvero interessanti su cui riflettere, quali:

  1. L'analisi del percorso di ricerca sulla verità da parte dell'autrice e dell'incredibile battaglia legale riguardo la liberazione del fondatore di Wikileaks;

  2. Comprendere quali comportamenti assumono due grandi democrazie quali Usa e Regno Unito nel contesto di tutta questa delicata inchiesta;

  3. Chiedersi ed analizzare il motivo per cui nessuno prima di Assange è stato attaccato così profondamente e duramente per le informazioni che lui ha divulgato al mondo.


Per chi suona la campana

"Una stampa libera può essere buona o cattiva, ma senza libertà, la stampa non potrà mai essere altro che cattiva."
Albert Camus


Come nel grande e coinvolgente bestseller di Ernest Hemingway "per chi suona la campana", (che vi invito alla lettura, se non lo avete già fatto) ci sono alcune tappe presenti nella storia moderna di Stella e del giornalista indipendente Julian Assange che sembrano ripetersi, in modalità alquanto similmente sconcertanti.

I due protagonisti moderni, nel vivere vorticosamente l'emozione di una passione vera e profonda, si trovano nel mentre di una guerra mediatica e giurisdizionale infinita ed impetuosa, a cui non possono in nessun modo sottrarsi. Le talune circostanze che inconsapevolmente il famoso romanzo (che vinse il Premio Pulitzer nel 1940) ripercorre ed enfatizza, rivivono quindi nella vicenda moderna di Stella e Julian, nei seguenti momenti:

  1. La storia d'amore dei due protagonisti. Nell'incertezza del futuro, nasce una grande storia d'amore tra Robert (l'Ingles) e Maria, analoga a quella moderna. In entrambi i casi, ci sono desideri, tenerezze e speranze di un futuro insieme, e come nel bestseller, pur se molto sofferti a causa degli innumerevoli rischi e difficoltà in cui essi vanno incontro, essi si amano come se non ci fosse un domani.

  2. La guerra e la resistenza. Mentre il Romanzo si svolge in Spagna, durante il secondo conflitto mondiale, tra i Franchisti di Franco ed i partigiani di ispirazione marxista, la guerra mediatica estenuante a cui Stella e soprattutto Julian devono subire ad oggi, non è da meno; essa è paragonabile ad una eguale battaglia incessante, in cui si può solo resistere ed altresì trovare nuovi termini d'azione per scongiurare il peggio, e senza mai arrendersi.

  3. Coraggio, il pericolo ed il sacrificio. Portare avanti la missione finale, di ricerca della verità e della libertà, si concilia esattamente con il senso di missione del Romanzo. Anche se le ambientazioni storiche sono totalmente differenti, si rivive infatti la medesima drammaticità degli eventi odierni e della perenne presenza della morte e del sacrificio dell'Ingles, così come per Assange. Ma è proprio l'amore a spingere verso la causa finale, a dare coraggio (così come per Stella), a portare avanti la sua epica battaglia d'amore, giustizia e libertà per salvare finalmente Julian Assange.


Il significato del caso di Assange

“Oggi non è che un giorno qualunque di tutti i giorni che verranno, ma ciò che farai in tutti i giorni che verranno dipende da quello che farai oggi. È stato così tante volte.”
Ernest Hemingway

E' degli ultimissimi giorni la notizia ufficiale (decisione arrivata proprio nella Giornata Internazionale dei Diritti Umani) che la corte britannica ha di fatto capovolto il verdetto iniziale: cioè mettendo nero su bianco le intenzioni fattuali per una concreta estradizione di Assange negli USA, dirigendo il caso ad un altro livello. In breve, Assange dovrà sostenere un processo sulle 18 accuse a lui rivolte, con l'eventualità di una condanna finale pari a ben 175 anni di prigionia.

La grande battaglia è pertanto iniziata e si entra appunto ufficialmente nella fase più acuta di una vera odissea, che sembra non aver fine. Ma Stella è già pronta per un ricorso a quest'ultima sentenza, con parole che non lasciano dubbi sulla sua straordinaria determinazione e rimarchevole senso della giustizia, insita nel suo DNA di ottimo avvocato, oltre che di donna innamorata, che non intende certo arrendersi adesso.

(dichiarazione rilasciata sul "The Evening Standard")

E Stella non è certamente sola; infatti, oltre al team di difesa della Birnberg Peirce che l'accompagna in questa epica battaglia dei diritti e libertà violate, vi sono una miriade di associazioni umanitarie che seguono e lottano insieme a lei, affinché Assange venga liberato il prima possibile.

Tra tutte, ricordiamo Amnesty International, che ha descritto la sentenza come una "parodia della giustizia" e che le assicurazioni degli Stati Uniti sono "profondamente difettose". Inoltre, non va dimenticato che l'attuale stato precario di salute di Julian Assange sta peggiorando anche a causa del recente ictus avvenuto nella prigione di Belmarsch durante il primo giorno dell'udienza d'appello all'Alta Corte in Ottobre, preoccupando sensibilmente sia i familiari che l'opinione pubblica.


In contemporanea agli ultimi drammatici aggiornamenti, è già partita una corsa contro il tempo tramite la raccolta fondi di www.crowdjustice.com, che tenta di raggiungere la somma di £175,000 Pounds, al fine di intraprendere il prossimo passo nel processo legale in difesa di Assange. (al momento sono stati già raccolti oltre £177,000!)

E nel frattempo, anche in Italia, sia Rifondazione comunista, Italiani per Assange, Giuristi democratici e il gruppo parlamentare L’Alternativa c’è, sono scesi in piazza per chiedere la liberazione del giornalista e nel lanciare un accorato appello al Presidente Mattarella affinché egli possa interloquire con il Presidente americano per l'ottenimento della grazia.

E' pertanto chiaro che a questo punto di questa interminabile partita a scacchi, la libertà di Assange, e come spesso intende sottolineare Stella Moris, vale molto, molto di più.

Riguarda infatti tutti noi.


Abbiamo raccontato sinteticamente la storia di Stella, nei suoi momenti più topici, per aprire una finestra ad un caso fondamentale, che come abbiamo ribadito, non riguarda solo l'Assange incriminato, ma la stessa libertà di giornalisti, intellettuali e/o semplici cittadini, che vorrebbero non fosse mai intaccata la libertà d'opinione e stampa, oltre a:

In conclusione, la volitiva ed appassionata Stella, insieme alle moltissime altre donne che hanno rappresentato meritatamente il corso dell'umanità, con il loro infinito coraggio e lotta incessante verso l'obiettivo finale di libertà e giustizia, è l'ennesimo esempio d'esortazione: a non abbassare mai la guardia davanti agli ostacoli presenti, e nel contempo nel creare uno stimolo per far emergere nelle persone diversi punti di vista, ugualmente validi rispetto all'unica verità indiscussa.

Infine, nella domanda iniziale che abbiamo posto, se: è "la causa/scopo ad inseguire l'amore o viceversa", in considerazione della straordinaria storia d'amore tra Stella e Julian, scopriamo quanto l'amore sia il mezzo e nel contempo il fine più potente, capace di muovere il mondo, collegandolo tutto ad esso. Ogni sacrificio e scelta se consapevole, ed orientata all'amore più profondo, ha pertanto già raggiunto la meta predestinata e quindi la vittoria finale. Ecco che Stella del terzo millennio, comprende esattamente questo passaggio: cioè mai smettere di combattere ed inseguire la propria causa, soprattutto quando sai che a tua disposizione hai l'arma più potente e cioè l'amore, che ti appartiene. E che ci appartiene. Si, perché Stella mentre combatte la sua battaglia oggi, lo fa anche per la nostra: per la libertà di ogni singolo individuo.


Grazie quindi a Stella, per il suo valore autentico, coraggio ed il suo elevato spirito LIBERO.

Lei è davvero una buona stella per tutta l'umanità.











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